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Con testo a fronte. Traduzione italiana di Pietro Chierichetti.
L’Abhinayadarpaṇa, per la prima volta tradotto in italiano dall’originale sanscrito, è uno dei testi fondamentali per l’arte del teatro-danza in India, ancora oggi usato dalle scuole tradizionali di Bharatanāṭyam. In una forma sintetica, dallo stile elegante e misurato, Nandikeśvara passa in rassegna i principali gesti delle mani, le posizioni e i movimenti del corpo caratteristici di quest’arte antichissima. Ne risulta un manuale indispensabile per chi voglia confrontarsi con questa disciplina così tipica della civiltà dell’India, ma anche un delizioso panorama che offre al lettore immagini e suggestioni di una terra affascinante. L’Abhinayadarpaṇa raccoglie una serie di elementi che trovano applicazione nella danza, nel teatro, nelle arti plastiche e nella pittura. Grazie alla gestualità degli abhinaya – gli strumenti per rappresentare la realtà con la danza e la recitazione – l’arte mimetica diventa veicolo di godimento estetico e anche pratica religiosa e mistica: un cammino che confonde finzione e verità nell’eterno gioco dell’illusione. Tutto il reale diventa interpretabile da parte dell’attore-danzatore sul palcoscenico e comunicabile allo spettatore. La sublime esperienza della danza come metafora del ciclo cosmico, dell’universo che nasce, vive e muore è rappresentata dalla danza di Śiva Naṭarāja che consuma, conduce alla Liberazione e apre la via a una nuova vita del mondo.
Il testo, affiancato dall’originale sanscrito in devanāgarī e corredato da un ricco apparato di note, si offre alla lettura di specialisti e no grazie a una traduzione elegante e leggibile, precisa ma fruibile anche dal largo pubblico. Un capitolo fondamentale della letteratura sanscrita finalmente disponibile anche in italiano, per il danzatore che deve attingere alle fonti della propria arte, per lo studioso che vuole approfondire le origini di un mondo affascinante e complesso, per il curioso che desidera accostarsi all’universo colorato e meraviglioso dell’India antica e moderna.
Nandikeśvara è figura al confine tra mito e realtà: a lui sono attribuiti alcuni testi sull’arte della danza ed è stato anche identificato con il mitico Taṇḍu, il danzatore che si accompagna al dio Śiva. Difficile dare un contorno storico all’autore: il nome è tipico del sud dell’India, dove la danza ha conosciuto uno sviluppo straordinario. Le opere tramandate a suo nome risalgono a epoche antichissime e, prima di essere redatte, sono state trasmesse oralmente per lungo tempo.
